Archivio mensile:gennaio 2018

The special one

Faccio partire un’idea che ho in mente da diverso tempo.
Provo un po’ a scrivere di oratorio e dintorni, con una meta ben precisa. Mi incammino, sapendo che percorro una strada bellissima ma ricca di insidie, nella segreta speranza di incontrare amici durante il percorso. Questo è il primo passo.

Penso sia giunto il tempo di adeguare l’oratorio alle esigenze che il nostro paese (e la società in generale) domanda.
Io lo immagino come un ponte che collega Chiesa e strada, i baciapile e i miscredenti.
Sì perchè sono cosciente che ancora oggi molte persone ritengono che l’oratorio (e la parrocchia)  sono popolati solo da individui che ostentano regole ed abitudini, per apparire senza essere.

Invece all’oratorio c’è una varietà di elementi.
Non ci crederete… perfino uno SPECIAL ONE.
Per la verità è invisibile, ma c’è.
E’ il punto di partenza e di arrivo di ogni impresa.
E’ sempre in movimento, “non ha dove posare il capo”, è lì in ogni istante.
Serve, gioca, accompagna, prega.
Ed ha il viso di chi incontri, il sorriso di chi ti accoglie e ti invita, la mano che si stringe per camminare con te, gli occhi che attraversano i tuoi nel confondersi delle anime, i piedi che preparano ai percorsi della vita.
Ognuno fa la sua esperienza personale con lo SPECIAL ONE.
Di sicuro, per chi sceglie di incontrarlo, è un Amico.

Ancora oggi, quindi, l’oratorio non può che essere un luogo dove si impara a pregare, dove si ascolta quello che il nostro Amico dice. Le nostre parole umane servono a poco se non sono riflesso della Parola per eccellenza.
Se non ascoltiamo, non possiamo capire quello che l’Amico vuole.
Io che sono in oratorio, posso dire di averlo incontrato e di conoscerlo bene?

L’Amico è l’educatore per antonomasia. E’ al primo posto nella scala educativa.
Possiamo incontrarlo anche nella Comunione e nella Confessione.
Ci vuole cristiani sul serio, testimoni credibili ed affidabili.

Lui rende l’oratorio un ambiente gioioso.
E’ un caso che la santità consiste nello stare allegri mentre si assolvono i propri impegni quotidiani?

Ah, vi allego una sua riproduzione.
Comunque ha un nome corto, importante, unico: DIO.
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